Lisbona è stata dominata nel susseguirsi del tempo da diverse popolazioni, i Visigoti, gli Arabi, che hanno lasciato tracce della loro presenza. Infine i Crociati la conquistarono e i musulmani presenti si convertirono. Le Moschee vennero convertite in chiese e Lisbona divenne il punto di partenza per le esplorazioni verso l’Oceano, verso le indie e l’America. Cosa c’è da vedere a Lisbona?
Le vecchie politiche espansive
Nel 1255 Lisbona divenne la Capitale del Portogallo ma è nel ‘500 che conobbe la sua maggiore fortuna: le politiche portoghesi si fecero più aggressive, Lisbona divenne il Centro del commercio internazionale e intercontinentale e il Portogallo iniziò la sua azione colonizzatrice, conquistando molti territori africani e in America del Sud, tra cui il Brasile.
In Portogallo si affermò un nuovo stile architettonico, il Manuelino di cui due esempi particolari sono due monumenti visitabili in città, oggi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
In molti posti del mondo ancora oggi, nonostante la fine da lungo tempo della presenza colonizzatrice del Portogallo, la lingua ufficiale è il portoghese.
Il Monastero di San Girolamo
Questo è il primo dei due monumenti Patrimonio dell’Umanità cui abbiamo accennato. Costruito verso la fine del 1300 per dare accoglienza ai pellegrini di passaggio, questo monastero è stato dedicato a San Girolamo, all’Ordine fondato da questo personaggio, composto da eremiti che seguono la Regola di S. Agostino, del 400 d.C.
E’ un classico esempio dello Stile Architettonico Manuelino, anche conosciuto come portoghese gotico. Il nome deriva dal Re Manuele I di Portogallo che tra il 1495 e il 1521 stimolò la costruzione di numerosi monumenti ancora oggi visitabili.
La Torre di Belem
Il secondo monumento Patrimonio dell’Umanità presente a Lisbona è la Torre di Belem, a sua volta eretta in stile Manuelino, costruita nel 1515. Al tempo della costruzione la Torre si trovava all’interno delle acque del fiume ma col passare de tempo i sedimenti hanno riportato la Torre in terreno asciutto.
In origine la Torre era una postazione fortificata di controllo sui traffici commerciali che venivano tutelati con i cannoni di cui la Torre del Belem era dotata. Dal porto poco distante dalla Torre salpò Vasco de Gama verso le sue esplorazioni e conquiste.
La Torre è strutturata su tre piani elegantemente decorati e con balconcini che si protendono verso l’esterno. Il terzo piano ricorda nella sua struttura la prua di una nave e da qui si possono ammirare panorami stupendi.
Il Convento di Carmo
Il quartiere di Chiado è stata un’area dedicata alla religiosità fin dai tempi degli antichi Romani e nel tardo medioevo in questa area venne costruito il Monastero (o Convento) di Carmo che seguì la costruzione di altri tre precedenti, quello si San Francesco, lo Sparto Santo di Padeira e il Convento Trinidad che vennero distrutti dal devastante terremoto del 1755 e mai ricostruiti.
Il convento del Carmo, invece, ben subendo notevoli danni, ha sostanzialmente resistito ed oggi è visitabile, praticamente invaso dalle costruzioni circostanti che vennero erette in seguito. All’interno si trovano reperti del Museo Archeologico del Carmo, manufatti sacri che raccontano la storia ecclesiastica di questo monumento.
Il Castello di San Giorgio
Risalente al XI secolo, all’ombra di questo castello eretto a scopo difensiva dagli attacchi esterni, avvenivano gli scambi commerciali e gli incontri tra artigiani, mercanti e pellegrini nel primo medioevo.
Tra il XIV e il XVI secolo il castello fu abitazione della Corte Reale e divenne il Centro politico di tutto il Portogallo. All’interno del Castello si trova la Cittadella che era luogo di rifugio per gli abitanti di Lisbona nei momenti in cui i nemici la assediavano.
C’è ancora molto altro da vedere a Lisbona ma lasciamo a te il piacere di scoprire ogni cosa, in funzione del tempo che hai a disposizione.