Lo stalking è uno dei reati più diffusi. Disciplinato in Italia dalla Legge 38/2009, si concretizza con la messa in atto di una condotta persecutoria nei confronti di una persona che, per via del problema sopra ricordato, modifica le sue abitudini quotidiane in modo da proteggere la propria vita e quella dei suoi affetti.
La giurisprudenza vigente sottolinea che, per poter parlare di reato di stalking, è necessario avere a che fare con una condotta persecutoria reiterata nel tempo. Chi subisce questo reato, ha la facoltà di presentare querela e di decidere se procedere o meno penalmente nei confronti della persona che ha compiuto la violazione di legge.
La querela può essere anche ritirata. Fondamentale è ricordare la possibilità di rendere la persona che perpetra la condotta delittuosa oggetto di un ammonimento. Di cosa si tratta? Di un procedimento di natura amministrativa di competenza del Questore, che invita la persona che mette in atto l’offesa a cessare il suo comportamento.
Nei casi in cui la vittima dovesse riferire una prosecuzione degli atti di stalking, partirebbe il procedimento penale senza bisogno di una denuncia da parte di chi subisce la condotta persecutoria.
Molto spesso, prima di far partire gli step appena citati, le persone che subiscono stalking si rivolgono a delle agenzie investigative.
A prescindere che si scelga un investigatore privato Roma o che ci si focalizzi su professionisti che operano in altri contesti, è opportuno capire le motivazioni di chi sceglie questa strada, perché è importante rivolgersi a un investigatore esperto e come lavora chi svolge questa professione.
Stalking: perché rivolgersi a un investigatore privato
Sono diversi i motivi per cui una persona che subisce stalking si rivolge a un investigatore privato. Tra questi, rientra senza dubbio il fatto di raccogliere prove da presentare alle Forze dell’Ordine. Non sempre la condotta persecutoria riguarda infatti le telefonate e i messaggi – l’immagine che viene subito in mente quando si parla di stalking – con la possibilità di presentare delle prove concrete.
Quando si ha quest’obiettivo, è importantissimo rivolgersi a un’agenzia investigativa con esperienza. Evitare il fai da te è cruciale. Visto il coinvolgimento emotivo, si rischierebbe di incorrere in errori gravi. Non bisogna infatti dimenticare che, quando si parla del lavoro dell’investigatore, si chiama in causa una professione che deve rispondere a regole molto precise.
L’investigatore privato, per esempio, non può introdursi in un luogo privato. Non ha nemmeno la possibilità di effettuare riprese audio o visive all’interno di un’abitazione senza il consenso di chi ivi risiede. Inoltre, chi si occupa di investigazioni private non può intercettare telefonate.
Attraverso gli strumenti che la legge gli mette a disposizione, lavora con lo scopo di fornire alle Forze dell’Ordine e all’avvocato della vittima quelle prove senza le quali non si potrebbe muovere nemmeno un passo per punire chi ha perpetrato la condotta di stalking.
In concreto, come agisce l’investigatore? Premettendo il fatto che ogni storia è a sé e che il professionista deve stilare un piano specifico, ricordiamo che si può agire pedinando sia la vittima (con scopi difensivi), sia lo stalker. Il professionista può procedere anche all’acquisizione di prove attraverso riprese audio e video raccolte in luoghi pubblici (come già detto, non è possibile girare in ambiente privato). Un’attività dell’investigatore privato in questi casi può prevedere la realizzazione di un profilo dello stalker. Si tratta di un passaggio necessario nei casi in cui la vittima non è in grado di fornire riferimenti certi in merito all’identità del persecutore.