Negli ultimi dieci anni, un numero crescente di nostri connazionali ha fatto accesso al mondo del credito per i più disparati motivi: chi per finanziarie l’acquisto di beni o servizi di primaria necessità, chi, invece, per appagare un desiderio o un proprio sfizio. In questi ultimi anni si è assistito, di conseguenza, ad un sensibile aumento del numero delle persone che hanno sottoscritto un prestito personale.
Un trend, tuttavia, che è parso in netta frenata nel 2020, dove le richieste di finanziamenti sono letteralmente diminuite. A creare questa situazione è stata, in primis, l’emergenza sanitaria, che ha causato una paralisi delle richieste a causa della situazione di grande incertezza causata dall’avvento del covid 19.
2021: torna la voglia di spendere e aumentano le richieste di prestito
Oggi, però, la situazione sembra radicalmente cambiata. La redazione di Prestitimag.it ci ha fornito i dati necessari per scrivere il nostro articolo, in questo modo siamo riusciti a scrivere un articolo preciso e dettagliato sull’andamento attuale dei finanziamenti nel nostro paese. Ed i dati, in tal senso, fanno nettamente comprendere come sia in corso una chiara ed evidente inversione di tendenza.
Il primo quadrimestre del 2021 evidenzia come gli italiani abbiano deciso di tornare a spendere, effettuare quei consumi indispensabili per far girare l’economia del nostro paese, che grazie anche a questo fattore sembra dare qualche rassicurante. seppur non definitivo, segnale di ripresa.
In questi primi mesi del nuovo anno, le richieste di prestiti sono aumentate di oltre il 300%, a testimonianza di come i cittadini italiani, dopo aver vissuto i duri mesi di lockdown e zona rossa, non vedessero l’ora di tornare alla vita di tutti i giorni, fatta di progetti, spese e, perché no, qualche sano divertimento come una vacanza in solitaria o con i propri affetti più cari.
Crescono non solo le richieste, ma anche la cifra media richiesta per ogni singolo finanziamento (+16%), che si attesta attorno ad €.10.000,00. Gli italiani, forti in alcuni casi degli incentivi governativi, ricorrono al mondo dei prestiti per finanziare l’acquisto di beni di primaria importanza, come l’acquisto di mobili, opere di ristrutturazione della casa o la voltura del proprio autoveicolo.
Quali sono le tipologie di prestito che stanno crescendo maggiormente
Si registra un aumento anche per quanto concerne la durata media dei prestiti richiesti. Un piano di ammortamento di durata maggiore, infatti consente di ottenere una rata più bassa, in alcuni maggiormente sostenibile per l’equilibrio economico del nucleo familiare. Non c’è da stupirsi se in questo periodo, dove qualche incertezza resta ancora viva, una richiesta su quattro abbia una durata superiore ai 60 mesi.
Al mondo del credito al consumo accedono, in primis, le persone tra i 40/50 anni, quelle che, nella maggior parte dei casi, hanno un lavoro a tempo indeterminato ed una famiglia da dover sostenere. Nonostante la precarietà lavorativa, sono in crescita le richieste da parte degli under 30, talvolta supportate dalla figura di un garante.
Per quanto concerne le tipologie di prestiti maggiormente richieste, il tradizionale finanziamento personale, quello richiesto da una persona percettore di reddito e che prevede l’addebito in conto corrente, resta la privilegiata da parte degli italiani, ma non fa registrare un aumento significativo rispetto allo scorso anno. A crescere vertiginosamente, invece, sono altre forme di prestiti, che col passare degli anni sono sempre più apprezzate dai consumatori.
La cessione del quinto dello stipendio/pensione, che prevede la trattenuta della rata direttamente in busta paga anziché sul conto corrente, viene gradita in misura crescente per la grande comodità che è in grado di offrire. Ma il comparto che rispetto al 2020 sta aumentando maggiormente la propria penetrazione sul mercato, è quello dei prestiti senza busta paga, che in alcuni casi, definiti e ben circoscritti, consentono ad una persona priva di reddito di poter ottenere un po’ di liquidità per far fronte ad imprevisti e spese della quotidianità di tutti i giorni.