Graz è una città austriaca che non è molto conosciuta almeno dal grande flusso turistico, attratto dalla più blasonata e grandiosa Vienna ma Graz, Capitale della Regione della Stiria, è la seconda città dell’Austria per numero di abitanti. Circondata da boschi e verdi montagne, è affascinante e propone molte bellezze ai suoi visitatori.
Dove si trova Graz
Arrivando da Tarvisio, si passa in Austria e presto si raggiunge la cittadina di Klagenfurt che merita una breve sosta per vedere i Minimondo che propone i principali monumenti mondiali, una passeggiata intorno al mondo parecchio interessante.
Non siamo qui per vedere Klagenfurt, però, e allora si prosegue e in poco si arriva a Graz, nella parte sud est dell’Austria, vicina al confine con Ungheria e Slovenia. Il Centro storico di Graz è particolarmente interessante, tanto da essere stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1999.
Passeggiare per la città è piacevole perché pur essendo la seconda città dell’Austria non è caotica, anche la gente a spasso è diluita e la tua passeggiata è sempre tranquilla. Il verde non circonda solo la città ma si trova anche nel pieno del centro urbano, cosa non frequente da riscontrare.
Il fiume Mur attraversa la città e sul fiume è stata costruita un’isola che funge anche da attraversamento pedonale del fiume stesso.
Il Centro di Graz è raccolto ma il numero delle cose da vedere richiede un passo veloce per spostarsi a piedi, cosa consigliabile perché le attrattive turistiche non sono molto distanti tra loro.
Mariahilfer Kirche
Due parole per dire “Chiesa di Nostra Signora del Soccorso”, una chiesa che si affaccia su una piazzetta dove un albero centrale provvede a proiettare un po’ di ombra sulla panchine, preziosa d’estate ma non necessaria nella stagione fredda.
Risalente al 1607 venne dedicata ai monaci dell’Ordine dei Minoriti. La struttura originale, imponente, non contemplava però le due torri che sono state aggiunte solo nel 1742. Lo stile è totalmente Barocco.
La facciata presenta una statua dell’Arcangelo Gabriele nell’atto di spingere dentro la chiesa Lucifero. Gli interni sono particolarmente lineari e semplici.
Il museo d’arte contemporanea (Kunsthaus)
Oltre alle opere contenute nel museo, è questo stesso ad essere un’opera d’arte contemporanea: una struttura strana, amebiforme, in stile architettonico “Blob” costruito solo nel 2003, quando Graz ha rivestito il ruolo di Capitale Europea della Cultura.
La struttura dell’edificio è rivestita con oltre mille elementi di plexiglass che, di notte, emettono fasci di luce colorata che rendono affascinante, particolare, futurista il museo.
Hauptplatz
La piazza principale di Graz ha una pianta triangolare che la rende singolare, su cui affacciano numerosi Edifici storici della città, tutti con un diverso colore che rende la piazza decisamente vivace.
La piazza principale di Graz, fin dalla sua costruzione che risale al XII secolo, è stata adibita al commercio, al mercato che ancora oggi, come alle sue origini, si tiene proponendo merci di ogni genere, alimentari e non.
La Fontana dell’Arciduca Giovanni
Non c’è bisogno di spostarsi dalla Piazza principale di Graz per ammirare questa fontana: si trova proprio al centro della piazza.
A ciascuno dei suoi angoli si trova una statua mentre al centro si erge la statua principale dedicata all’Arciduca Giovanni che, nato a Firenze e morto a Graz, fece parte della Famiglia degli Asburgo e ricoprì molti ruoli nell’ambito dell’Impero.
La sua importanza locale è legata al suo grande impegno per lo sviluppo della Stiria e proprio a lui si deve la costruzione della ferrovia di collegamento Vienna – Trieste che transita proprio da Graz e che continua attraverso la galleria del Semmering, la prima galleria ferroviaria d’Europa.
Assolutamente da vedere è la torre dell’orologio, per vedere la quale si può prendere l’ascensore che rapidamente supera il dislivello dalla Schlossberg Platz o risalire i 290 scalini che portano alla base della torre. Da qui una bella veduta panoramica sulla città ma è con il buio che la bellezza si moltiplica grazie ai lampioni che illuminano la scalinata.